
La disposizione inserita nel maxiemendamento al disegno di legge di conversione del cosiddetto “Decreto Scuola”, approvato ieri dal Senato, con l’emendamento 6.7 (testo 4), recepito nel maxiemendamento interamente sostitutivo del testo, prevede l'introduzione di una norma transitoria in materia di Educazione Continua in Medicina, che riconosce, per il 2020, come maturati i 50 crediti da acquisire, per il medesimo anno, qualora i soggetti abbiano continuato a svolgere la propria attività professionale durante l'emergenza epidemiologica da Covid-19.
La norma fa riferimento ai medici, odontoiatri, infermieri e farmacisti che siano dipendenti delle aziende ospedaliere, delle università, delle aziende sanitarie locali, delle strutture sanitarie private accreditate o che siano liberi professionisti.
A rimanere fuori le ostetriche, i Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione.
Tale formazione costituisce requisito indispensabile per svolgere attività professionale, come disposto dall’articolo 16-bis del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, così come modificato dal DLgs 229/1999 e dalla Legge 24 dicembre 2007, n. 244
NOTA FNOPI

Alla luce della riorganizzazione delle UU.OO. per l’emergenza Covid a tutte le UU.OO. che ospiteranno pazienti Covid Intensive).
Per questo motivo si ritiene opportuno provvedere all’indennità contrattuale di malattie infettive prevista dal CCNL, al personale infermieristico e OSS impegnato in tale perimetro COVID-19.
richiesta nursind pescara 16.03.2020 -- richiesta nursind abruzzo 30-03-2020

Di Antonio Argentini, segretario territoriale NurSind Pescara
La scrivente O.S. NurSind in prima linea nella lotta contro il COVID 19 con i suoi Associati è convinta che ciascuno di noi stia mettendo in atto ogni sforzo professionale e fisico per arginare la diffusione della pandemia.
Tuttavia, la stessa ha già̀ messo in crisi molte regioni del Nord Italia dove le strutture vantano un’organizzazione sotto molti aspetti più efficiente della nostra e con risorse umane più cospicue.
Il personale Infermieristico, Medico e Tecnico, oggi è impegnato senza esitazioni al fine di garantire la salute collettiva, rischiando in prima persona la propria salute. Nondimeno lo stesso personale, se infettato, potrebbe diventare veicolo di contagio plurimo, che oltre ad essere disastroso per la collettività, paleserebbe l’impossibilità di garantire un adeguato turnover per il personale che presta servizio nelle 24 ore. Osserviamo che da tempo qualcuno si è accorto di noi, infatti, dalla politica, alle aziende, ecc..., ci definiscono “ANGELI”, “EROI”, ciascuno di noi continua a ripetersi, “ALLORA ESISTIAMO”!
Però più̀ passa il tempo e più̀ ci convinciamo che per l’ennesima volta ci stanno prendendo in giro.
Infatti, la realtà̀ è ben diversa, siamo stati mandati al fronte senza armi (DPI), per poter combattere e tentare di vincere e salvare le vite di altri, ma anche per proteggere le nostre.
Non abbiamo più diritti, né noi, ma neanche i nostri cari che stanno vivendo la stessa nostra sofferenza.
Quella sofferenza che viviamo tutti i giorni insieme ai nostri pazienti che hanno bisogno oltre alle cure anche di quella carezza che non possono avere dai loro familiari.
Oggi osserviamo, purtroppo, che tante persone al di fuori dell’ambiente sanitario ci evitano, quindi un’altra domanda inizia a tormentarci, ma forse da “ANGELI ed EROI” siamo stati trasformati in “UNTORI”?
Infatti, molti colleghi non trovano la disponibilità̀ delle baby sitter per i figli, in quanto siamo considerati degli untori del Covid 19, forse la soluzione è quella di sacrificare anche i nostri figli portandoli nel luogo di lavoro quando siamo in servizio, oppure lasciandoli a casa da soli in balia di sé stessi?
È ora di smetterla di prenderci in giro, non siamo né EROI né ANGELI, né, tantomeno, degli UNTORI, siamo dei professionisti che svolgono il loro lavoro con dedizione e professionalità.
Accogliamo con riconoscenza i ringraziamenti dei nostri malati e dei cittadini ma non vogliamo diventare dei “MARTIRI”, la speranza è che quando tutto sarà finito Vi ricordiate di noi, “RISPETTANDOCI”.
Un messaggio particolare lo rivolgiamo ai decisori politici, da loro ci attendiamo di essere considerati “PROFESSIONISTI” e trattati con il dovuto riguardo, come riconosciuto ad altri professionisti sanitari.
Documento

Non più solo nei processi a rischio di generazione aerosol. Il ricorso a mascherine con filtrante FFP2, dove disponibili, viene ora consigliato anche per le aree di degenza, per gli ambulatori e per l'assistenza a domicilio in presenza di diversi pazienti positivi a Covid-19, oltre che per le ambulanze con rianimatore.
Nella nuova tabella, a differenza delle precedenti indicazioni, per quanto riguarda sia le aree di degenza che gli ambulatori ospedalieri e del territorio, ora per l'assistenza diretta a pazienti affetti da Covid-19 viene consigliato l'utilizzo non solo delle mascherine chirurgiche ma anche di quelle ffp2 in contesti assistenziali dove vengono concentrati numerosi pazienti positivi.
Per l'assistenza a domicilio, si continua a consigliare l'utilizzo della mascherina chirurgica. Ma ora, a differenza di quanto riportato in precedenza, l'Iss consiglia di prendere in considerazione anche l'utilizzo di ffp2, se disponibili, in contesti assistenziali omologabili a quelli ospedalieri, quali strutture residenziali ad alta intensità assistenziale, hospice, ospedali di comunità, e altri contesti domiciliari dove siano concentrati pazienti con Covid-19.
Anche per le ambulanze ora si consiglia il ricorso alle ffp2 in caso di rischio aumentato per intensità e durata o autombulanza con rianimatore.
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https://www.infermieristicamente.it/articolo/11735/vogliamo-lavorare-senza-lasciarci-la-pelle,-non-vogliamo-essere-eroi-il-racconto-di-un-infermiera-

Gli infermieri non vogliono parole, né canti sul balcone, né striscioni alle uscite dell'ospedale, se poi dobbiamo entrare al LAVORO, perché di LAVORO si tratta, SPERANDO che vada tutto bene, che ci siano farmaci e presidi, che ci sia rispetto e collaborazione, che ci sia quello che dovrebbe esserci sempre all'interno di una struttura sanitaria! SEMPRE!
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MODULO AUTOCERTIFICAZIONE 26.03.2020
Documento ISS 28.03.2020 - Decreto 10-4-2020
Cos'è
Cosa sono i Coronavirus?
I coronavirus sono virus a RNA che, nell'essere umano, causano per lo più infezioni respiratorie lievi e limitate alle vie aeree superiori (tratto naso-faringeo, seni paranasali e gola), e solo in rare circostanze infezioni respiratorie gravi ed estese alle vie aeree inferiori (bronchi e polmoni).
Assieme ai rhinovirus, ai virus influenzali e ai virus parainfluenzali, i coronavirus rientrano tra i principali agenti scatenanti il raffreddore.
Origine dei Coronavirus
I coronavirus sono virus che normalmente circolano tra gli animali.
Alcuni di loro, tuttavia, hanno la capacità di infettare anche l'essere umano, il che li rende naturalmente oggetto di studi scientifici.
Le infezioni risultanti da virus capaci di trasmettersi dagli animali all'essere umano sono meglio conosciute come zoonosi.
Perché si chiamano Coronavirus?
I coronavirus devono il loro nome al fatto che, al microscopio elettronico, si presentano come una sorta di bulbo frangiato, che ricorda molto una corona regale o la corona solare.
A costituire la frangia che circonda il bulbo – che è l'elemento virale entro cui risiede il genoma a RNA – sono i peplomeri, strutture proteiche necessarie al tropismo (cioè al movimento) dell'agente infettivo.
Il termine "coronavirus" è frutto dell'unione della parola latina "corona" – che in italiano vuol dire "corona" o "alone" – e della parola virus.
ELENCO LETTERE SINDACALI
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