La scrivente O.S. Nursind è venuta a conoscenza della grave carenza di personale infermieristico e OSS in cui versa il reparto di Neurochirurgia UO (alta intensità di cure) ASL PESCARA, portandoli di conseguenza ad una mancanza di tempo per svolgere le attività assistenziali.
Facciamo presente che il personale infermieristico che gestisce le diverse complessità assistenziali nell’UO di Neurochirurgia è sottoposto ad uno stress lavorativo spropositato, che di conseguenza può essere causa di aumento di malattie, infortuni e/o fino a portare ad errori sanitari, e per questi motivi possono andare incontro a denunce di natura penale e/o civile pur lavorando con la massima diligenza e professionalità. Ci risulta frequente il mancato rispetto del DL 66 del 2003 riguardante in particolare effettuazione turni di lavoro che prevedono doppie notti per coprire malattie del personale ,con mancato rispetto delle 16 ore di riposo previste tra il turno notturno e il turno successivo di lavoro. L’utilizzo di personale interinale infermieristico è inaccettabile in quanto la specialità chirurgica richiede personale formato di ruolo e non saltuario.
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Il Direttore Generale della ASL di Pescara, con Delibera del 24 agosto 2017, ha provveduto alla nomina della commissione esaminatrice relativa al bando pubblico di mobilità per titoli e prove, per la copertura a tempo pieno e indeterminato di n. 13 posti di C.P.S. Infermiere (Cat. D).
La scrivente organizzazione sindacale NurSind, esprime perplessità e contrarietà in merito alla designazione di un medico quale Presidente della Commissione esaminatrice.
Corre l’obbligo citare testualmente la norma vigente di cui all’art. 38 del D.P.R. 27 marzo 2001, n. 220: “La presidenza è affidata a personale in servizio presso l’Azienda che bandisce il concorso con qualifica di Dirigente sanitario per i profili del personale infermieristico”, con la possibilità di scegliere una figura analoga, esterna alla Asl, nell’ambito regionale.
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L’azienda datrice di lavoro ricorre contro la decisione della Corte territoriale che, confermando la sentenza di primo grado, aveva accolto la domanda di un lavoratore a cui erano stati ridotti, da tre a due giorni, i permessi mensili ex legge 104/1992 a lui necessari per accudire un figlio minore con grave handicap. La datrice di lavoro riteneva di dover riproporzionare la fruizione dei permessi in quanto il rapporto di lavoro si era trasformato in part-time verticale su quattro giorni a settimana al posto di sei.
Gli Ermellini respingono il ricorso basando la loro decisione su una valutazione comparativa delle esigenze dei datori di lavoro e dei lavoratori, pervenendo quindi ad una distribuzione in misura paritaria degli oneri e dei sacrifici connessi all’adozione del rapporto di lavoro part-time. A seguito di un articolato ed interessante excursus, riguardante anche le direttive europee, i giudici ritengono che: “Il criterio che può ragionevolmente desumersi da tale indicazioni è quello di una distribuzione in misura paritaria degli oneri e dei sacrifici connessi all'adozione del rapporto di lavoro part-time e, nello specifico, del rapporto part-time verticale.
In coerenza con tale criterio, valutate le opposte esigenze, appare ragionevole distinguere l'ipotesi in cui la prestazione di lavoro part-time sia articolata sulla base di un orario settimanale che comporti una prestazione per un numero di giornate superiore al 50% di quello ordinario, da quello in cui comporti una prestazione per un numero di giornate di lavoro inferiori, o addirittura limitata solo ad alcuni periodi nell'anno e riconoscere, solo nel primo caso, stante la pregnanza degli interessi coinvolti e l'esigenza di effettività di tutela del disabile, il diritto alla integrale fruizione dei permessi in oggetto.” Pertanto, nel caso in oggetto :”sulla base di un orario lavorativo settimanale pari a quattro giorni su sei, corrispondente ad un part-time verticale al 67 %, la sentenza impugnata deve essere confermata.” Il caso riguarda un lavoratore privato, ma il principio si applica anche al lavoro pubblico.
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La scrivente organizzazione Sindacale NurSind ed il Collegio IPASVI di Pescara, nell’anno 2013 contrastarono l’utilizzo di infermieri assunti attraverso le agenzie interinali, reprimende rimaste inascoltate. La ASL di Pescara, dopo alcuni anni, avvalendosi della medesima modalità di reclutamento, ha assunto una infermiera priva del titolo accademico abilitante alla professione infermieristica e di relativa iscrizione all’albo IPASVI.
I rappresentanti del NurSind si sono sempre opposti a tale modalità di “arruolamento”, che alimenta fenomeni di clientelismo, accresce la precarizzazione del lavoro e favorisce condizioni di discriminazione a danno degli infermieri interinali.
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La scrivente Organizzazione Sindacale Nursind viene informata da molti lavoratori in merito ai danni arrecati agli spogliatoi del personale del comparto, situati nei locali sotterranei, dovuti ai lavori di rifacimento del nuovo pronto soccorso siti nel piano superiore. Ci sono giunte segnalazioni di perdite di acqua pulita e sporca dal soffitto che hanno invaso il pavimento arrivando addirittura dentro alcuni armadietti bagnando abiti ed altro; cadute di
calcinacci anche di grosse dimensioni che per puro caso non hanno colpito i lavoratori.
Purtroppo ancora una volta bisogna constatare che i lavori non vengono effettuati con la dovuta programmazionee collaborazione tra gli uffici competenti, ma con improvvisazione, mettendo a repentaglio la salute dei lavoratori.Considerato che l’ospedale deve erogare prestazioni sanitarie a tutela dei cittadini , i dipendenti ospedalieri delcomparto non dovrebbero mai esserne esclusi.
IN RIFERIMENTO ALLA LETTERA INVIATA ALLA ASL PESCARA
RIGUARDO LA Violazione Art 2087 CC e DL 81 del 2008 problemi spogliatoi
sotterranei PO Pescara per lavori di rifacimento Nuovo Pronto Soccorso
Si Comunica Quanto Segue :
La Direzione Medica Del Po Di Pescara Dott. Di Luzio mi ha comunicato tramite
Pec (posta Certificata) di aver accettato la proposta del Sindacato Nursind
riguardo lo spostamento momentaneo degli spogliatoi sotterranei atti a garantire
la sicurezza del lavoratore e per permettere l’esecuzione dei lavori in sicurezza del nuovo pronto soccorso presso 8 piano ex locali Suore.
NURSIND E' SEMPRE VICINO AI LAVORATORI
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