NURSIND – SINDACATO DELLE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE - TUTELA DEL PRECARIATO DELLA SANITA’ – ESPOSTO/DIFFIDA L. 234.2012
DPCM PRECARI DEL 6.05.15
Cassazione. Annullata assoluzione per due infermieri accusati per decesso di un paziente in Pronto Soccorso. Era morto per infarto in attesa di essere visitato. Processo da rifare
In primo grado giudicati colpevoli. Uno per aver sbagliato codice al triage (verde anziché giallo). L'altro (al turno di notte), per la mancata rivalutazione delle condizioni del paziente. In appello l’assoluzione, anche perché veniva constatato l’eccezionale afflusso di persone in quel giorno. Ma per la Cassazione l’affollamento non è una scusante anche perché doveva essere lo stesso personale di PS a dare l’allarme e chiedere rinforzi
Atto medico. In arrivo proposta parlamentari PD: “Funzione medica accerchiata da nuove professioni. Tempi maturi per una legge che faccia chiarezza per medici e cittadini”
25 MAR - “L’atto medico ricomprende tutte le attività professionali di carattere scientifico, di insegnamento, di formazione, educative, organizzative, cliniche e di tecnologia medica, svolte al fine di promuovere la salute, prevenire le malattie, effettuare diagnosi e prescrivere cure terapeutiche o riabilitative nei confronti di pazienti, individui, gruppi o comunità, nel quadro delle norme etiche e deontologiche”.
Non è una dichiarazione d’intenti o un passaggio di una relazione a qualche convegno. E’ il testo dell’articolo 1 di una nuova proposta di legge parlamentare che la deputata PD Vittoria D’Incecco si accinge a presentare alla Camera e sulla quale ha già ricevuto diverse adesioni di altri parlamentari democratici.
Lazio: l’infermiere "tappabuchi" è legge
Non possiamo non rimanere basiti nel leggere quanto deliberato dalla Regione Lazio nei provvedimenti pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione del 2 aprile scorso (supplemento al n. 27) riguardo ai criteri di accreditamento per l’apertura ed il funzionamento di “strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale che prestano servizi socio-assistenziali” e “strutture che prestano i servizi di Mensa sociale e accoglienza notturna, i Servizi per la vacanza, i Servizi di emergenza e di pronto intervento assistenziale e dei Centri diurni”, assunti con le deliberazioni nn. 124, 125 e 126 del 24 marzo scorso.
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